Prestatori comuni nell'Asia emergente: l'evoluzione dei loro ruoli in tre crisi

BIS Quarterly Review  | 
11 marzo 2018

Molte delle crisi finanziarie più recenti si sono contraddistinte per la presenza di un canale del prestatore comune, ovvero la tendenza delle condizioni di crisi a propagarsi da un paese all'altro in quanto le banche creditrici, quando subiscono uno shock in un paese colpito dalla crisi, si ritirano dai paesi ancora non colpiti.

Il canale del prestatore comune ha avuto un ruolo di particolare rilevanza nella Crisi finanziaria asiatica (CFA) del 1997-98, quando diversi paesi sono stati interessati da gravi tensioni finanziarie con ripercussioni significative sulle economie reali. In questo articolo analizziamo l'andamento del credito bancario internazionale nell'Asia emergente durante la CFA, la Grande Crisi Finanziaria (GCF) del 2007-09 e la crisi del debito sovrano europeo del 2010-12. La composizione delle banche creditrici nella regione è cambiata in modo significativo negli ultimi vent'anni (McGuire e van Rixtel (2012)). Questi episodi evidenziano tre diversi andamenti delle esposizioni dei paesi prestatori a quelli colpiti dalla crisi e tre diversi esempi di come il canale del prestatore comune può incidere sul credito verso le economie emergenti (EME).

Dopo una breve definizione dei concetti relativi al canale del prestatore comune, passeremo in rassegna il funzionamento di tale canale nell'Asia emergente durante i tre episodi di crisi. La CFA è un esempio di caso polare, in cui si produce uno shock sia a livello della domanda che dell'offerta di credito. La GCF rappresenta un quadro disomogeneo. La domanda di credito all'interno dell'Asia è rimasta pressoché immutata, mentre gli effetti sull'offerta sono stati diversi a seconda delle banche creditrici. Durante la crisi del debito sovrano europeo, le ricadute sulla domanda in Asia sono state anch'esse modeste, mentre quelle sull'offerta tratteggiano ancora una volta un quadro più variegato. Infine, l'analisi si sofferma sull'attuale composizione dei creditori nella regione, considerando anche la crescente presenza delle banche cinesi a livello internazionale.