I movimenti valutari determinano la composizione delle riserve

BIS Quarterly Review  | 
07 dicembre 2014

La tenuta di cui ha dato prova la quota del dollaro all'interno delle riserve valutarie rappresenta da tempo un rompicapo della finanza internazionale. Tale quota, infatti, resta al disopra del 60%, mentre il peso dell'economia statunitense sul prodotto mondiale è diminuito a meno di un quarto. Questo articolo sostiene che il ruolo del dollaro potrebbe invece riflettere la quota del prodotto mondiale ascrivibile ai paesi che presentano tassi di cambio relativamente stabili nei confronti della moneta americana, ossia alla cosiddetta "zona del dollaro". Laddove le oscillazioni di una moneta rispetto al dollaro siano più contenute di quelle nei confronti di altre importanti valute, un portafoglio di riserve che presenti una consistente quota in dollari comporterà un rischio inferiore allorché i rendimenti sono misurati nella moneta nazionale. L'evidenza tratta dalle serie temporali e da dati trasversali (cross-section) avvalora l'ipotesi di un legame fra i movimenti valutari e la composizione per valute delle riserve.

Classificazione JEL: E58, F31, F33.