Il dinamismo dei mercati nasconde fragilità?

BIS Quarterly Review  | 
07 dicembre 2014

I mercati rimangono euforici nonostante il picco di metà ottobre della volatilità di gran parte delle classi di attivi. Tale netto ridimensionamento della propensione al rischio rifletteva la crescente incertezza per le prospettive dell'economia mondiale e l'orientamento della politica monetaria, nonché l'accentuarsi delle tensioni geopolitiche. Con l'intensificarsi delle pressioni in vendita, la liquidità di mercato si era temporaneamente prosciugata, amplificando i movimenti dei mercati.

I mercati si sono ripresi rapidamente allorché sono venuti meno i timori per l'economia e alcune delle maggiori banche centrali hanno ulteriormente allentato la politica monetaria. In particolare, la Bank of Japan e la BCE hanno impartito nuovi stimoli, mentre la Federal Reserve ha messo fine agli acquisti di attività finanziarie nell'ambito del terzo programma di allentamento quantitativo (QE3). Queste mosse opposte hanno scosso i tassi di cambio, portando a un apprezzamento del dollaro nei confronti di gran parte delle valute.

Il rapido cambiamento di umore dei mercati e il loro atteggiamento ondivago nei confronti del rischio fanno ritenere che dietro l'attuale euforia si nascondano non poche fragilità.