Aspetti salienti delle statistiche internazionali BRI

BIS Quarterly Review  | 
17 settembre 2012

La BRI, in collaborazione con le banche centrali e le autorità monetarie di tutto il mondo, raccoglie e diffonde varie serie di dati sull'attività bancaria e finanziaria internazionale. Questo capitolo offre una presentazione sintetica delle statistiche più recenti sul mercato bancario internazionale (aggiornate al quarto trimestre 2012), insieme a un riquadro sull'attività nel mercato dei titoli di debito internazionali nel secondo trimestre 2012. Durante il primo trimestre 2012 le attività transfrontaliere delle banche dichiaranti alla BRI hanno registrato un lieve incremento, dopo il marcato calo del trimestre precedente. Ciò nonostante, esse sono rimaste significativamente inferiori ai livelli osservati prima dell'acuirsi della crisi finanziaria mondiale nel 2008. Il loro aumento è principalmente riconducibile a un incremento del credito al settore non bancario, che ha raggiunto il livello più elevato dagli inizi del 2011. Il credito interbancario transfrontaliero si è stabilizzato dopo la forte contrazione del trimestre precedente e gli impieghi verso le banche dell'area dell'euro hanno segnato il maggiore aumento in quattro anni, seppur con notevoli differenze tra i paesi.

Le attività transfrontaliere verso i residenti dei paesi sviluppati sono lievemente aumentate ($50 miliardi, 0,2%). Quelle verso l'area dell'euro e il Giappone sono cresciute rispettivamente di $104 miliardi (1,2%) e di $84 miliardi (9,3%), quasi interamente per effetto dell'espansione del credito interbancario. Le attività transfrontaliere verso i residenti di Stati Uniti e Svizzera, invece, sono diminuite rispettivamente di $101 miliardi (1,9%) e $51 miliardi (7,8%), anche in questo caso soprattutto per le variazioni nell'attività interbancaria.

Gli impieghi transfrontalieri verso i prenditori della maggior parte delle economie emergenti sono aumentati. L'espansione complessiva di $86 miliardi (2,8%) del credito ai residenti delle economie emergenti si è ripartita pressoché equamente fra il settore bancario ($41 miliardi, 2,5%) e quello non bancario ($45 miliardi, 3,1%). Essa ha interessato soprattutto la regione Asia-Pacifico, in particolare la Cina, e in misura minore le regioni America latina e Caraibi e Africa e Medio Oriente. Il credito transfrontaliero all'Europa emergente, per contro, ha continuato a contrarsi.