La stabilità dei prezzi e il risanamento dei conti pubblici sono le basi della prosperità futura: BRI

Comunicato stampa  | 
30 giugno 2024
  • Grazie all'azione energica delle banche centrali per arginare l'inflazione, l'economia globale è indirizzata verso un atterraggio morbido, sebbene alcune potenziali criticità potrebbero farla deviare dalla rotta.
  • Per gettare solide basi per il futuro occorre che le banche centrali portino a termine il compito di ricondurre l'economia alla stabilità dei prezzi e che i governi agiscano sui fronti delle finanze pubbliche e delle riforme rinviate ormai da troppo tempo.
  • L'analisi della BRI descrive gli insegnamenti che si possono trarre per le banche centrali dall'inizio del secolo e le implicazioni per i quadri di riferimento della politica monetaria in futuro.

L'economia globale è indirizzata verso un atterraggio morbido, ma permangono rischi; occorre pertanto che i responsabili delle politiche adottino una visione di lungo periodo per gettare le basi di una crescita sostenibile, ha dichiarato oggi la Banca dei Regolamenti Internazionali nel suo rapporto economico di riferimento.

L'analisi contenuta nella Relazione economica annuale 2024 della BRI indica che l'azione energica delle banche centrali è stata efficace nel ridurre considerevolmente l'inflazione. La crescita economica e il sistema finanziario hanno dato prova di resilienza.

Le banche centrali hanno fatto il loro lavoro e l'economia globale sembra avviata verso un atterraggio morbido, ma sussistono alcune potenziali criticità che potrebbero portarla fuori rotta. Per garantire un futuro solido, le banche centrali devono completare l'ultimo miglio necessario a ripristinare la stabilità dei prezzi. Allo stesso tempo, occorre che i governi facciano la loro parte consolidando le finanze pubbliche e dando priorità alle riforme strutturali rinviate ormai da troppo tempo.

Agustín Carstens, Direttore generale della BRI

Il rapporto analizza diverse fonti di potenziali criticità:

  • I prezzi dei servizi e i salari reali non si sono ancora riassestati sui trend pre-pandemici, e un loro rapido recupero potrebbe far salire nuovamente l'inflazione.
  • Il mancato contenimento delle finanze pubbliche renderebbe più difficile ridurre l'inflazione e nel lungo periodo minerebbe la stabilità macroeconomica e finanziaria.
  • I livelli di indebitamento elevati e i costi di servizio del debito rischiano di provocare tensioni finanziarie.
  • La debole crescita della produttività potrebbe avere effetti negativi sia sull'inflazione che sulla crescita.

Per contrastare questi rischi, le politiche devono porre solide basi macroeconomiche e finanziarie per il futuro, afferma la BRI. Occorre che la politica monetaria porti a termine il compito di ripristinare la stabilità dei prezzi. La politica di bilancio dovrà astenersi da fornire ulteriori stimoli ed evitare di agire in contrasto con la politica monetaria, mentre i governi dovranno dare priorità al consolidamento dei conti pubblici. La politica prudenziale deve continuare a rafforzare la solidità del sistema finanziario. Riforme strutturali in grado di promuovere la concorrenza, aumentare la flessibilità e favorire l'innovazione sono l'unico modo per stimolare la crescita in maniera sostenibile e preparare l'economia alle sfide future.

La Relazione BRI analizza anche gli insegnamenti tratti dalla conduzione della politica monetaria nel XXI secolo, un periodo turbolento, caratterizzato da gravi crisi finanziarie, una pandemia e un'inaspettata impennata dell'inflazione.

Le banche centrali hanno navigato in acque agitate e hanno svolto efficacemente il proprio compito. Questa esperienza offre importanti insegnamenti sull'efficacia e i limiti della politica monetaria e su come essa possa essere perfezionata per affrontare le sfide future, rendendola in particolare robusta, agile e realistica nelle ambizioni e facendola operare all'interno di margini di sicurezza. Soltanto laddove l'azione della politica monetaria è affiancata a quella delle altre politiche, l'economia e il sistema finanziario possono seguire un percorso stabile.

Claudio Borio, Capo del Dipartimento Monetario ed Economico

La Relazione analizza inoltre:

  • i rischi nel mercato degli immobili commerciali
  • la valenza disinflazionisitica della Cina
  • l'eredità di un lungo periodo di tassi bassi per i mercati privati del credito e le assicurazioni del ramo vita
  • il tasso naturale di interesse e la politica monetaria
  • i bilanci e i risultati finanziari delle banche centrali.

Un capitolo speciale dedicato al tema "Intelligenza artificiale ed economia: implicazioni per le banche centrali" è stato pubblicato il 25 giugno.

La BRI pubblica oggi anche la sua Relazione annuale 2023/24, che spiega come la BRI ha assistito le banche centrali ad orientarsi nell'attuale difficile congiuntura e aiutato e supportato i propri interlocutori nell'anno trascorso.