Il nuovo calo dei rendimenti alimenta la ricerca di investimenti remunerativi

BIS Quarterly Review  | 
17 settembre 2012

Nel periodo da metà giugno a metà settembre la crescita mondiale ha rallentato il passo, mentre si sono intensificati i timori riguardo alla sostenibilità del debito pubblico dell'area dell'euro e al futuro dell'unione monetaria. Di fronte alla minore crescita, molte banche centrali hanno allentato le condizioni monetarie, abbassando i tassi di interesse o espandendo le politiche non convenzionali. Questi provvedimenti e i relativi annunci hanno provocato in certi casi ampie oscillazioni dei prezzi delle attività.

Unitamente alle azioni delle banche centrali, la debole crescita e le riallocazioni di portafoglio motivate dai timori per il rischio sovrano nell'area dell'euro hanno spinto ai minimi storici i rendimenti dei titoli di vari prenditori sovrani con alto rating. In diversi paesi europei i rendimenti nominali dei titoli di Stato a breve termine sono persino divenuti nettamente negativi. Il basso livello dei rendimenti sui titoli pubblici nelle economie avanzate ha alimentato la ricerca di opportunità di investimento che offrissero remunerazioni più elevate. Di conseguenza, le azioni e le obbligazioni societarie hanno segnato un marcato rialzo. La ricerca di rendimento potrebbe in parte spiegare anche la volatilità eccezionalmente bassa osservata negli ultimi mesi nei mercati creditizi, valutari e azionari.