Il Comitato di Basilea pubblica gli emendamenti all'indice di leva finanziaria di Basilea 3

Comunicato stampa  | 
12 gennaio 2014

Il Comitato di Basilea ha reso noti oggi il testo integrale dell'indice di leva finanziaria (leverage ratio) di Basilea 3 e i corrispondenti requisiti di informativa pubblica approvati il 12 gennaio 2014 dal suo organo direttivo, il Gruppo dei Governatori e dei Capi della vigilanza (GHOS).

Una versione preliminare dell'indice di leva finanziaria e dei requisiti di informativa pubblica era stata diffusa nel giugno2013 afini di consultazione. Dopo aver considerato attentamente le osservazioni pervenute e analizzato approfonditamente i dati delle banche per valutarne l'impatto potenziale, il Comitato ha adottato un pacchetto di emendamenti relativi alla misura dell'esposizione rilevante ai fini dell'indice di leva finanziaria. Le modifiche tecniche rispetto alla proposta del giugno 2013 riguardano i seguenti aspetti.

  • Operazioni di finanziamento tramite titoli (SFT) - Le SFT comprendono ad esempio le operazioni pronti contro termine attive e passive. La versione definitiva dello standard consente entro certi limiti e nel rispetto di determinate condizioni la compensazione nei confronti di una stessa controparte al fine di ridurre la misura dell'esposizione per l'indice di leva finanziaria.
  • Poste fuori bilancio - Anziché utilizzare un fattore di conversione creditizia (CCF) uniforme del 100%, che converte l'esposizione fuori bilancio in un'equivalente posizione in bilancio, ai fini dell'indice di leva finanziaria si utilizzeranno gli stessi CCF impiegati nel metodo standardizzato per il calcolo dei requisiti patrimoniali minimi per il rischio di credito, applicando una soglia minima del 10%.
  • Margini di variazione in contante - I margini di variazione in contantecollegati alle esposizioni in derivati potranno essere utilizzati nel rispetto di determinate condizioni per ridurre la misura dell'esposizione.
  • Compensazione centrale - Per evitare duplicazioni nel calcolo, le esposizioni da negoziazione di un partecipante nei confronti di una controparte centrale qualificata (QCCP) associate a operazioni in derivati regolate per conto della clientela potranno essere escluse dal calcolo nel caso in cui il partecipante non garantisca l'adempimento delle obbligazioni della QCCP nei confronti dei propri clienti.
  • Vendite di protezione mediante derivati su crediti - Gli importi nozionali effettivi considerati ai fini della misura dell'esposizione potranno essere soggetti a un massimale pari al livello della perdita potenziale massima, e sarà leggermente ampliata la gamma di posizioni ammesse a compensazione.

L'indice di leva finanziaria è di fondamentale importanza, e integra lo schema di regolamentazione patrimoniale prudenziale basato sul rischio contribuendo ad assicurare che venga adeguatamente considerata un'ampia gamma di fonti di leva finanziaria sia in bilancio sia fuori bilancio. Questa semplice misura "integrativa" non basata sul rischio permetterà di contenere l'accumulo di leva finanziaria nel settore bancario.

L'indice di leva finanziaria di Basilea 3 è definito come una "misura del patrimonio" (numeratore), divisa per una "misura dell'esposizione" (denominatore), ed è espresso in termini percentuali. La misura del patrimonio si basa attualmente sulla definizione di patrimonio di base (Tier 1), e il valore minimo dell'indice di leva finanziaria è posto pari al 3%. Il Comitato continuerà a monitorare i dati sull'indice di leva finanziaria delle banche su base semestrale al fine di valutare se la definizione e la calibrazione dell'indice di leva minimo del 3% per il Tier 1 siano adeguate nell'arco di un intero ciclo del credito e per diverse tipologie di modelli di business. Continuerà inoltre a raccogliere dati per valutare l'impatto che comporterebbe l'utilizzo del Common Equity Tier 1 (CET1) o del patrimonio di vigilanza totale come misura del patrimonio.

L'attuazione dei requisiti relativi all'indice di leva finanziaria ha preso avvio con la segnalazione alle autorità nazionali di vigilanza dell'indice di leva finanziaria e delle sue componenti da parte delle singole banche, e proseguirà con la pubblicazione delle relative informazioni a partire dal 1° gennaio 2015. Il Comitato esaminerà attentamente l'impatto di questi adempimenti informativi. Gli eventuali adeguamenti finali della definizione e della calibrazione dell'indice di leva finanziaria saranno effettuati entro il 2017, con l'obiettivo di trasformare l'indice in requisito minimo nell'ambito del primo pilastro (requisiti patrimoniali minimi) il 1° gennaio 2018, dopo un'appropriata verifica e calibrazione.

Il Comitato seguirà attentamente anche i principi e le prassi contabili allo scopo di gestire eventuali differenze negli schemi contabili nazionali che risultino rilevanti ai fini della definizione e del calcolo dell'indice di leva.

Stefan Ingves, Presidente del Comitato di Basilea e Governatore della Sveriges Riksbank, ha rilevato che "l'ultimazione di questi aspetti dell'indice di leva finanziaria rappresenta un importante passo avanti. L'indice di leva finanziaria è un nuovo essenziale elemento dello schema di regolamentazione e contribuirà a tutelare dagli effetti destabilizzanti di una leva finanziaria eccessiva".